sabato 7 luglio 2007

Reportage 1°flash mob a Palermo

Dopo una pazza organizzazione, diffusione della notizia e delle istruzioni ,una interminabile attesa finalmente è arrivato il giorno dell’evento che ha permesso a tutti quelli che ne hanno preso parte di vivere alcuni secondi al di fuori della normalità, di staccare dalla solita routine quotidiana, di ritrovare per pochi momenti uno spirito di coesione e condivisione.
“Quelli che…il FLASH MOB” si sono riuniti in Piazza Politeama per attimi di pura, sensata nel suo non-senso FOLLIA, per ribadire la forza di un’azione simbolica plateale,non allusiva che coinvolge in prima persona chi si presta a realizzarla e chi si trova coinvolto senza saperlo.
La scena iniziale in piazza è del tutto variegata: la piazza sembra indifferente,o meglio è la solita. Ragazzi e ragazzi, uomini e donne delle età più diverse passeggiano, parlano. C'è anche una famiglia di artisti di strada che ha improvvisato un mini concerto.
Ma sono ancora le 18:15 ed è l’ora della normalità.
La lancetta dei minuti va avanti velocemente, così tanto velocemente che l’adrenalina non può che aumentare.
Ore 18:20=> manca pochissimo. Gli spazi vuoti cominciano a riempirsi di gente, consapevole e non consapevole, divertita, agitata o che ,insicura sul da farsi, chiede informazioni ai ragazzi con la maglietta con la F (indicati tramite le istruzioni come informatori).
Molti volti si riconoscono.
“Oh, Ciao!” volto uno.
“Ciao, anche tu qui?” volto due.
(Scambio di battute presentatosi più volte mentre ci si rende conto di chi si trova lì con il medesimo scopo).
Ma questo non è il momento dei saluti, sono quasi le 18:30, è il momento dell’azione.
Si comincia.
Cappello di paglia in testa, un tizio si avvicina ad un altro tizio agghindato come lui (tizio e tizio meglio identificati come Alessandro e Marco, nonché gli organizzatori).
Si incontrano.
I due si puntano una fotocamera.
Una reazione a catena: adesso è l’intera piazza a puntarsi a vicenda fotocamera, telefoni cellulari o semplicemente simulando di avere uno dei due tra le mani.
Per un attimo sembra non esistere più la temporalità, si è come sospesi, immobili in attesa di un segnale.
Ed arriva: uno dei due tizi con il cappello di paglia (Alessandro) grida FLASH!scattando una foto e il secondo (Marco) cade a terra.
Nello stesso istante si levano un insieme di FLASH sussurrati , urlati, ridenti,sommessi o decisi.
Subito il crollo a terra collettivo con una attenzione particolare alla fotocamera o al cellulare che si ha tra le mani.
Solamente il tizio che ha gridato per primo FLASH scatenando gli altri è rimasto in piedi, ma giunge un terzo tizio, l’uomo mascherato, correndo: lo punta gridando FLASH e poi scappa.
Adesso tutti sono per terra.
Passano 10 secondi: ci si rialza. Finisce il 1° FLASH MOB palermitano.
La folla,prima esplosa in un applauso, comincia a disperdersi.
Adesso puoi invaderci O NOSTRA INSANA NORMALITA’, riuscire a sfuggirti, anche se per pochissimo, è stato GRANDIOSO.
In chiusura, un ringraziamento particolare allo STAFF per la sentita organizzazione dell’evento e a tutto il popolo FLASHMOBBIANO palermitano per la partecipazione corale.
Alla prossima!

Alba Francesca Fazio

2 commenti:

ha detto...

E' bello ciò che hai scritto.Incarna precisamente ciò che mi ha spinta a partecipare al flashmob, sabato.
Questi brevi istanti in cui ogni genere di emozione sale vertiginosamente, dove la follia, per una buona volta (e ci voleva) prende il posto della normalità pubblicamente, senza vergogna, senza alcuna paranoia del genere "ma chissà cosa penserebbe di me la gente".
Un momento in cui, tantissima gente sconosciuta, si ritrova unita sotto uno stesso gesto che anche se insensato, ci ha uniti tutti e ci ha fatti ridere, DI CUORE. Ci ha fatti sentire liberi, liberi di dedicarci all'insanità in pieno sabato pomeriggio, in pieno centro, in piena allegria ed euforia.
Io voglio davvero ringraziare chi ha organizzato tutto questo, è stato veramente un evento di cui io e chissà quanta altra gente aveva bisogno, un cambiamento, anche uno sfogo.
E allora GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!! E al prossimo flashmob!:) Federica.

Daiennes ha detto...

Per impegni di lavoro non ho potuto partecipare....anche se volevo e avrei voluto farne parte...Ma penso che la cosa possa ripetersi, penso che il vivo interesse verso qualcosa che possa riunire specialmente i giovani, che possa far sentire "amorfi" e parti di un gruppo possa continuare e possa ripetersi in un background diverso dal solito e, a detta di molti, antiquato.... Continuate cosi con la vostra organizzazione, continuate a far sentire a tutti i vostri cori, i vostri intenti di anormalità e di "emergenza".........Che magari tutto ciò possa essere qualcosa che possa far sentire a questa società dei messaggi più impegnati e meno generici...Al prossimo FlashMob di sicuro ci sarò.